La Corte di Cassazione ha stabilito che sia la TARSU (TAssa di smaltimento Rifiuti Solidi Urbani) sia la TIA (Tariffa Igiene Ambientale) sono da considerarsi imposte e come tali su di esse l’Iva non deve essere pagata. Questa decisione assegna il diritto, per chi ha pagato l’Iva su tale Tassa, a chiederne il rimborso (limitatamente agli ultimi 10 anni): per saperlo verificate le fatture, se è stata applicata.
A.E.C.I. Peccioli mette a disposizione le proprie sedi per la compilazione del modulo di richiesta ,da consegnare a chi vi ha fatturato la tassa. Ricordatevi di allegare al modulo la copia delle fatture in vostro possesso.
“Cose da preparare e fare attenzione"
* Se non avete nulla che provi il versamento dell’Iva perché avete solo I bollettini, usateli comunque senza indicare gli importi dell’Iva versata.
* Se negli ultimi 10 anni è cambiato il gestore del servizio, ad esempio siete passati dal versamento al comune a quello all’ente municipalizzato, inviate due richieste separate per i rispettivi periodi di competenza.
* La prescrizione per la richiesta di rimborso dell’Iva è di 10 anni, ma potete bloccare questo termine inviando il modulo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
* Il comune o gli altri enti a cui avete pagato la Tarsu hanno 90 giorni per rispondere alla vostra richiesta di rimborso. Se non rispondono vale il principio del “silenzio diniego”.
* Potete presentare la richiesta di rimborso fino al 24 luglio 2011, ovviamente più aspettate più slittano i termini di prescrizione. In pratica entro il 2009 potete chiedere il rimborso fino al 1999, dal 2010 potete risalire al 2000 e così via…
Cosa fare se negano il rimborso
Se l’Ente non riconosce la sentenza della Corte costituzionale e vi nega il rimborso, o non risponde, potete presentare un ricorso alla commissione tributaria provinciale. Potete farlo come singolo contribuente se il valore della causa risulti inferiore a 2.582,28 euro. Al di sopra di questa cifra è necessario farsi assistere da un avvocato. Per fare ricorso alla commissione avete 60 giorni di tempo dal momento in cui ricevete la risposta negativa dell’ente o dal termine dei 90 giorni dalla presentazione della richiesta di rimborso.”
Comunque nelle nostre sedi avete a disposizione la Consulta Giuridica
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